Ho preparato spesso l'impasto (ricetta delle sorelle Simili) della ciambella casareccia emiliana (brazadela) perchè si può usare come base per altri dolci. Ad esempio le raviole bolognesi, le peschine dolci, anche alla crema pasticcera. Piccole, grandi crostate... Una volta l'ho anche farcita con la crema spalmabile alle nocciole. E' veramente un impasto trasformista!
Tempo fa, in occasione della festa del Pane, olio e vino, ho acquistato il Savour (o Savor), una mostarda che si prepara dopo la vendemmia. E' a base di mosto d'uva e altra frutta mista. Nella mia ci sono: mele, pere, mandorle, noci, fichi, arancio, limone. C'è bisogno di dire che è strepitosa?
Ho acquistato diversi vasetti di questo prodotto tipico della Romagna, ma due li ho tenuti da parte per fare la Pinza, prodotto tipico dell'Emilia.
Ho aggiunto pinoli e buccia d’arancio candita, ma si possono mettere le mandorle, l’uvetta, oppure nulla.
Ed ecco che l'Emilia e la Romagna si stringono in un dolce abbraccio - dicono ci sia una rivalità bonaria - va beh, io ho origini marchigiane e spesso mi son sentita dire scherzosamente dai romagnoli: «L’è mei un mort ad chesa che un marchigien sla porta». Tradotto: È meglio avere un morto in casa che un marchigiano sulla porta. All’epoca dello Stato Pontificio i marchigiani erano esattori di tasse, da qui il proverbio, e non posso certo dargli torto.
Ingredienti per 2 Pinze
Tempo fa, in occasione della festa del Pane, olio e vino, ho acquistato il Savour (o Savor), una mostarda che si prepara dopo la vendemmia. E' a base di mosto d'uva e altra frutta mista. Nella mia ci sono: mele, pere, mandorle, noci, fichi, arancio, limone. C'è bisogno di dire che è strepitosa?
Ho acquistato diversi vasetti di questo prodotto tipico della Romagna, ma due li ho tenuti da parte per fare la Pinza, prodotto tipico dell'Emilia.
Ho aggiunto pinoli e buccia d’arancio candita, ma si possono mettere le mandorle, l’uvetta, oppure nulla.
Ed ecco che l'Emilia e la Romagna si stringono in un dolce abbraccio - dicono ci sia una rivalità bonaria - va beh, io ho origini marchigiane e spesso mi son sentita dire scherzosamente dai romagnoli: «L’è mei un mort ad chesa che un marchigien sla porta». Tradotto: È meglio avere un morto in casa che un marchigiano sulla porta. All’epoca dello Stato Pontificio i marchigiani erano esattori di tasse, da qui il proverbio, e non posso certo dargli torto.
Ingredienti per 2 Pinze
500 g di farina debole
180 g di zucchero
180 g di burro a temperatura ambiente
scorza di limone o arancio bio grattugiata
1 cucchiaino di strutto
25 g di latte intero fresco
10 g di miele d’acacia
la punta di cucchiaino di sale integrale
12 g di lievito chimico
2 uova biologiche
400 g di Savor
pinoli o lamelle di mandorle (facoltativo)
canditi di buccia d’arancio vero q.b. (facoltativo)
1 uovo bio per spennellare
granella di zucchero oppure zucchero a velo
Preparazione:
Fai la fontana, metti al centro tutti gli ingredienti, ad eccezione del lievito chimico, e batti il tutto fino ad ottenere una crema, coprirla con la farina e spargi sopra il lievito chimico setacciandolo. Introduci la spatola sotto l'impasto e sollevalo scuotendolo, per distribuire il lievito chimico e fare assorbire la farina. Non lavorare con le mani, ma solo con la spatola dal basso verso l'alto, cercando di non eccedere nei movimenti. E' come una frolla, meno usi le mani meglio è.
Fai rotolare l’impasto sulla spianatoia aiutandoti con il palmo della mano. Non stringerla nel pugno ed evita di impastare.
Dividi l’impasto in due panetti. Schiacciali tra due fogli di carta da forno e mettili in frigo per almeno un’ ora.
Quando tirerai fuori i panetti dal frigo, saranno piuttosto duri. Dai dei colpi con il mattarello fino ad appiattirli per quanto possibile. A questo punto sono pronti per essere utilizzati.
Stendili a forma di rettangolo dello spessore di circa 1 cm. Per facilitare l’operazione metti l’impasto tra due fogli di carta da forno infarinati.
Ricopri i rettangoli di Savor, lasciando il bordo libero di un dito circa. Cospargi di frutta secca, canditi o ciò che preferisci.
Aiutandoti con la carta arrotola gli impasti e rincalza le due punte piegandole in sotto e, con un coltellino a punta tenuto verticale, fai 4 fori distanziati piantando la lama fino a raggiungere la teglia. Pennella con l'uovo sbattuto e cospargi di granella di zucchero (facoltativo). Trasferisci le pinze su una teglia grande, rivestita con carta forno, tenendo la falda sotto.
Cuoci per 30-40 minuti a 180°.
Lasciale raffreddare e se non hai messo la granella di zucchero puoi spolverizzarle con lo zucchero a velo.
Ma lo sai che non ho mai mai mai assaggiato questa pinza! La prossima volta che vado a Bologna devo rifarmi assolutamente!!!!
RispondiEliminaCiao Valentina! Non farti scappare nemmeno le Raviole bolognesi... deliziose!
EliminaTroppo buonooooo! Così mi stendi cara ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte viste le temperature...
Eh sì Letizia!sono d'accordo. Sto facendo i salti mortali per non mangiarla tutta.
EliminaGrazieeee Claudia! :D
RispondiEliminaSpettacolo... troppo bella e troppo buona, sei una tentatrice, ma ben vengano queste tentazioni!!!!
RispondiEliminaBella veste carnevalesca... la voglio fare anche io!!!!! Qui sta nevicandooooooo... un gradissimo abbraccio!
Saraaaa! Sta nevicando anche qui ed io dovrei andare in centro... tiro fuori gli sci da fondo!
EliminaNon si è cotta bene a causa del forno, ma è veramente buona!Ho dimenticato di dire che la ricetta dell'impasto è delle sorelle Simili. Ora lo aggiungo. Penso che si possa fare una versione più sana con l'olio, visto che è una frolla... da sperimentare!
Anch'io mezzo sangue proprio come te ;D
RispondiEliminaE la pinza mi manca, mai assaggiata!
Ci vediamo al super a far scorte di cibo causa neve incessante?! Un abbraccio
Eheheh! Stesse radici, stessa zona, stesso super, stessa spiaggia, stesso mare... e chissà cos'altro ancora!
EliminaSe ti piace la frolla, se ti piace il Savour ti tocca farla e mangiarla! Domani vado al super, non ho più nulla in casaaaaa!
Molto bella! E poi con il savour..da Bolognese di adozione posso dire che è proprio come la fanno qua, anzi migliore perchè ormai nessun forno o pasticceria usa piu' ingredienti pregiati e di qualità...
RispondiEliminaGrazieeee Lillina! Cavolo, è già finita. Mannaggia, era proprio buona (grazie alla ricetta delle Simili). Buon fine settimana!
Eliminacon le sorelle simili non si sbaglia mai ! bellissima
RispondiEliminaD'accordissimo Ale. Risultato assicurato! :D
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