Dopo giorni e giorni a darmi da fare con i rinfreschi è arrivato il momento di testare Sburòn (il mio lievito naturale). Tempo fa avevo fatto i grissini torinesi stirati delle sorelle Simili e mi erano piaciuti tanto.
Ho provato la versione con il lievito naturale che ho trovato qui nel blog di Cidystar... ottimi!
Ingredienti per circa 40 grissini
250 g di lievito madre (se lo tieni in frigorifero toglilo mezz'ora prima di impastare)
350 g di farina "0"
250 g di lievito madre (se lo tieni in frigorifero toglilo mezz'ora prima di impastare)
350 g di farina "0"
150 g di acqua.
50 g di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di malto d'orzo
1 cucchiaino colmo di sale (io ne metto 1 e mezzo)
1 cucchiaino di malto d'orzo
1 cucchiaino colmo di sale (io ne metto 1 e mezzo)
Preparazione:
Fai la fontana sulla spianatoia, metti al centro il lievito, il malto, l'olio e l'acqua e amalgama bene. Prendendo un po' di farina dal bordo, inizia a impastare. Aggiungi il sale, la farina rimasta e impasta bene, battendo la pasta per 8-10 minuti. L'impasto non deve risultare troppo morbido.
Forma un filone rettangolare, piatto e regolare, di circa cm 30 x 10, appoggialo su uno strato di farina di semola di grano duro, ungi con olio d'oliva la parte superiore ed i lati e cospargi il tutto con altra semola.
Copri a campana (utilizzando una teglia rettangolare rovesciata sopra) e lascia lievitare per 2/3 ore.
Con un coltello a lama alta o con una spatola taglia dal lato corto dei bastoncini della larghezza di un dito. Afferrali al centro con le dita e allungali tirandoli delicatamente verso l'esterno, spostando via via le dita man mano che la pasta si assottiglierà.
Disponili leggermente distanziati su una teglia (io ne avevo 2 ed ho sfornato 3 volte) rivestita di carta da forno e regolali con le dita per uniformarne lo spessore.
Copri a campana (utilizzando una teglia rettangolare rovesciata sopra) e lascia lievitare per 2/3 ore.
Con un coltello a lama alta o con una spatola taglia dal lato corto dei bastoncini della larghezza di un dito. Afferrali al centro con le dita e allungali tirandoli delicatamente verso l'esterno, spostando via via le dita man mano che la pasta si assottiglierà.
Disponili leggermente distanziati su una teglia (io ne avevo 2 ed ho sfornato 3 volte) rivestita di carta da forno e regolali con le dita per uniformarne lo spessore.
Inforna i grissini a 200° per 15-20 minuti, fin quando saranno dorati: appena usciti dal forno saranno delicati e un po' morbidi, ma si induriscono raffreddandosi.
I grissini non si possono impastare di nuovo, quindi se il grissino si dovesse spezzare tirandolo, si cuoce così, a pezzetti; se invece prendi troppa pasta e il grissino risulta troppo lungo, taglialo al limite della teglia e il pezzetto che ti rimane cuocilo così com'è.
Si conservano 3/4 giorni... se durano!
allora Sborone ha dato i suoi primi frutti: i grissini torinesi che potremmo ribatezzare "Gli Sborini"!!
RispondiEliminaGià! Chi non lavora non mangia! Visto che gli dò farina e acqua tutti i giorni e ora che produca ;o)
RispondiEliminaOggi,ad esempio, provo a fare i Crackers normali e al sesamo. Così continuo a rinfrescare Sbòron senza trovarmi con troppo lievito.
"Sborini"... ah ah ah! Cariniii!
ma sei una donna instancabile!!
RispondiEliminapovero Sboròn, in che mani è capitato!!
adesso anche i crackers...
che ribattezzerò gli Sboreckers.
Ah ah ah! Ma te devi andare a Zelig... mi scompiscio! :o)
RispondiEliminaDa quando lo faccio lavorare Sburòn va a manetta! Mi toccherà fare la pizza perchè ho lievito naturale in forno e in frigo...
Oggi, perchè è stato bravissimo, l'ho premiato con un po' di malto d'orzo...gli è piaciuto così tanto che sta sbordando dal contenitore grande.
che belli questi grissini!! con un bel piatto di prosciuttino...mmmmm poi con il lievito madre...i miei complimenti :)
RispondiEliminaD'accordissimo Alice! Avvolti da fette di prosciutto o speck fanno fare proprio mmmm... troppo buoni!
RispondiEliminaGrazie :o)