Piadina romagnola riminese con marchio

Edicola di fronte all'Arco d'Augusto - Rimini

Questa mattina, mentre facevo la mia solita camminata nordica (si pratica con i bastoncini) per rinforzare e tonificare la muscolatura di tutto il corpo, passo davanti all’edicola e vedo che nel Corriere di Rimini c’è un articolo che parla della Piada (o Piadina)

“MARCHIO IGP RICONOSCIUTA LA PIADINA RIMINESE”

ma la faccenda non era già sistemata? Mi domando. Acquisto il giornale e leggo l’articolo di Giorgia Gianni.

Rimini vince il “derby” della piadina
Da anni si combatte per ribadire la diversità con la variante mangiata nel resto della Romagna
Marchio Igp: il disciplinare del ministero introduce finalmente la dicitura “alla riminese”

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Tutta questa storia (che dura da anni) penso riguardi le piadine vendute nei sacchetti di plastica presenti negli scaffali dei supermercati. Per me la Piada romagnola di Rimini e la Piadina Terre di Romagna pur essendo diverse nell’aspetto e consistenza hanno in comune: ingredienti semplici, un impasto morbido tirato a forma di disco, cotto in casa, nei chioschi e nelle piadinerie.

Per me, in caso di “derby” non ci sarebbe una vincitrice, bensì un pareggio!

« La j'è bona in tot i mud, la j'è bona énca scundida: se' n'avé ancora capì, a scor propri dla pida. »

« È buona in tutti i modi, è buona anche scondita: se non avete ancora capito, parlo proprio della piada. »